PROGETTO FINANZIATO DALLA REGIONE PUGLIA DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO– SEZIONE RICERCA E RELAZIONI INTERNAZIONALI PROGRAMMA ANNUALE 2022/AVVISO PUBBLICO L.R. 20/2003
La Federazione Frassati ha affidato all’ente IRSEF – Istituto Ricerche e Studi, uno studio approfondito sulla situazione attuale in Myanmar con particolare riferimento all’emergenza sociale e sanitaria nelle zone interessate dal Progetto.
Obiettivo dell’iniziativa
Miglioramento delle condizioni di vita dei profughi interni e delle famiglie Karen che abitano nel distretto di Dooplaya e in quello di Mutraw attraverso il miglior funzionamento delle cliniche mobili presenti nell’area.
Durata prevista
12 (mesi)
Localizzazione
Distretto di Dooplaya e distretto di Mutraw – Karen State – Myanmar
I Karen, una delle principali etnie che compongono il mosaico birmano (circa sei milioni su una popolazione di 44 milioni di abitanti), subiscono dal 1949 le persecuzioni del governo centrale di Rangoon a causa delle loro aspirazioni di ottenere l’indipendenza e preservare la propria identità.
La caduta nel 1995 di Manerplaw, ha causato gravi ripercussioni sull’organizzazione civile e militare dell’intero stato.
Da allora, la perdita di buona parte del territorio su cui i Karen basavano le loro attività (coltivazione e taglio di piante dal legname pregiato, produzione di riso e bamboo, piccoli commerci di sussistenza) ha messo in ginocchio il sistema economico della organizzazione statale.
Di conseguenza, i servizi di base, una volta garantiti dal K.N.U., hanno subito una drastica riduzione. Inoltre, l’estendersi delle operazioni militari condotte dal Tatmadaw (esercito birmano) all’interno di Kawthoolei, dopo il colpo di stato del febbraio 2021 ha provocato una nuova fuga di civili dai loro villaggi di origine.
Alcuni hanno raggiunto i duecentomila già ospitati nei campi profughi allestiti in Thailandia.
Ma molti si sono uniti al mezzo milione che ha scelto di non lasciare la propria terra e di cercare di sopravvivere in rifugi improvvisati nella giungla.
Sanità, istruzione, assistenza sociale: questi i tre settori segnalati dal KDHW come i più urgenti da affrontare con progetti di sostegno a favore proprio di questi “profughi interni” (I.D.P. InternallyDisplaced People).
Le relazioni del KDHW sui distretti di Dooplaya e di Mutraw hnoa evidenziato le drammatiche conseguenze della mancanza di farmaci contro la malaria, le infezioni gastrointestinali, le infezioni alle vie respiratorie e a quelle urinarie.
La scarsità di apporto vitaminico nella dieta dei bambini e delle donne in stato di gravidanza risulta altrettanto grave. Inoltre, la presenza di feriti da arma da fuoco, da granate, da mine antiuomo, rende necessaria la fornitura di strumenti per il pronto soccorso.
Le regioni di Dooplaya,e di Mutraw, teatro del nostro intervento, sono tra le zone maggiormente minate al mondo.
E’ estremamente carente un servizio di educazione sanitaria, il che spesso causa la diffusione, nei villaggi, di patologie che potrebbero invece essere facilmente circoscritte.
L’assistenza medica ai profughi interni Karen, cioè ai soggetti maggiormente colpiti dalle conseguenze delle campagne militari, è affidata a delle cliniche mobili, strutture che vengono evacuate in caso di attacco da parte dei soldati birmani, per essere nuovamente allestite in zone più sicure della giungla.
OBIETTIVI DI PROGETTO
Il presente progetto rientra nelle iniziative promosse dal Dipartimento Karen per la Salute e il Welfare e destinate all’assistenza e al rafforzamento della comunità Karen che vive in questi luoghi. L’obiettivo del progetto è quello di garantire e migliorare l’utilizzo di strutture sanitarie di base nelle aree sconvolte da un conflitto sanguinoso che colpisce particolarmente le popolazioni civili.
Nella situazione attuale, peggiorata sensibilmente dopo il colpo di stato del 1 febbraio 2021, il Dipartimento Karen per La Salute e il Welfare ha bisogno di incrementare l’acquisto e la distribuzione di farmaci nelle cliniche mobili. In ciascuna clinica mobile sono presenti sette operatori sanitari addetti alla medicina di base e al pronto soccorso, per una popolazione che va dai 3500 ai 5000 profughi interni.
Gli operatori svolgono inoltre interventi di educazione sanitaria con la collaborazione di insegnanti, capi villaggio, e gruppi di donne che organizzano gli incontri.
I paramedici forniscono dimostrazioni pratiche per la corretta costruzione di latrine, per l’igiene personale (rivolgendosi in particolare ai bambini), dell’abitazione, e per la bollitura dell’acqua.
Ciascuna delle cliniche fornisce nella sua sede ed all’esterno, nell’area circostante, visite mediche, diagnosi e terapie. Per questi operatori è possibile lavorare soltanto quando l’esercito birmano non è attivo nella zona. In tutta l’area vengono effettuate terapie curative delle affezioni comuni, come malaria, diarrea, infezioni respiratorie, anemia, parassitosi, malattie della pelle. Sono fornite inoltre cure di pronto soccorso per incidenti e ferite, e l’assistenza al parto. Le cliniche dispongono delle attrezzature per piccoli interventi di chirurgia, visite dentistiche generiche, esami clinici di base, ostetricia generale. Vi si preparano inoltre dei kit d’emergenza per ferite da arma da fuoco e mine.
OBIETTIVI SPECIFICI
- Garantire diagnosi e cure di base per le principali patologie.
- Garantire interventi di emergenza per incidenti o conseguenze della guerra
- Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei villaggi dell’area.
- Diminuzione della mortalità dovuta a patologie gravi ed endemiche.
- Sensibilizzazione della società Karen nei confronti delle principali norme igieniche.
ATTIVITÀ PREVISTE
Il progetto si svilupperà in due diverse fasi:
I)Inizialmente si richiederà al KDHW una lista di farmaci necessari al funzionamento delle cliniche dei due distretti con particolare attenzione per quelle in prossimità di aree interessate dal conflitto in corso e di aree in cui hanno trovato rifugio i profughi.
II)Dopo una verifica circa la congruenza dei farmaci indicati, effettuata da un medico che collabora con l’organizzazione proponente il progetto, si procederà all’invio delle risorse economiche presso un conto del KDHW che si occuperà dell’acquisto presso fornitori di fiducia in Thailandia, testati in molti anni di rapporto. Una volta acquistati i farmaci e gli strumenti, il KDHW ci invierà fatture relative alla fornitura, distinte per ogni clinica supportata.
I beneficiari diretti saranno i profughi, gli sfollati e le famiglie Karen che abitano le aree di guerra del distretto di Dooplaya e del distretto di Mutraw.
Beneficiari finali della proposta progettuale saranno:
- Uomini e donne
- Nazionalità: Karen
- Classi di età: da 0 a 90 anni
- Condizioni socio-economiche e sanitarie: basse
- Numero di nuovi occupati: 49
- Numero di autorità locali coinvolte e/o rafforzate: 1 KDHW Karen Department for Healthand Welfare
Abbiamo ipotizzato che si potranno individuare circa 1.000 famiglie, con una media di 6 membri a famiglia, di fascia di età da 0 a 90 anni ed una fascia di reddito medio-basso.
Nel progetto saranno coinvolti 49 operatori sanitari locali che gestiranno le cliniche 7 giorni su 7, e 24 ore su 24 facendo diagnosi, compilando i registri dei pazienti accolti e dimessi dalle cliniche, tenendo un accurato registro dei farmaci utilizzati e provvedendo all’inventario ogni 6 mesi.
Si sono già avuti contatti con il Dipartimento Karen per la Salute e il Welfare che gestisce il sistema delle cliniche mobili da molti anni e che si impegna alla totale collaborazione per la buona riuscita e la continuità del progetto.
Attraverso l’accordo di partnership con il KDHW, daremo seguito al presente progetto negli anni a venire, attraverso una attività di fund raising in Italia e grazie al coinvolgimento di altre organizzazioni umanitarie presenti da anni in territorio thailandese, lungo il confine che lambisce l’area Karen di cui ci occuperemo.
Svilupperemo l’attività di training al personale locale delle sette cliniche destinatarie del progetto, attraverso missioni che condurranno medici e paramedici in Myanmar per tenere corsi a chi già si sta occupando del funzionamento delle strutture.
Abbiamo una nutrita rete di professionisti del settore (medici, infermieri, fisioterapisti) disposti a collaborare a titolo gratuito alla realizzazione del progetto.
Nel lungo periodo il progetto vuole contribuire a consolidare una prassi operativa di finanziamento per la formazione professionale (copertura dei costi di viaggio, vitto e alloggio per i volontari non retribuiti) e per il continuo rifornimento di farmaci alle strutture.
A tal fine, a conclusione del progetto, saranno definite delle regole e modalità di utilizzo, che aiutino il partenariato a realizzare la funzione di pubblica utilità e di rete.
La Federazione europea Pier Giorgio Frassati è impegnata da diversi anni in iniziative di cooperazione internazionale, in un’ottica di rafforzamento della cultura di collaborazione fra comunità e istituzioni, attraverso la promozione di azioni volte a “promuovere su scala locale lo sviluppo umano sostenibile,”.
Attualmente ha due sedi operative in Ucraina e nei Territori Palestinesi, già accreditate presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre si appresta ad accreditare la prossima sede in Myanmar.
In collaborazione con il KDHW ha già operato nell’area interessata da questo progetto dal 2017 al 2020, adottando 2 scuole di primo grado per le quali ha garantito la retribuzione di 4 insegnanti e la fornitura di cibo e generi di prima necessità per quegli alunni che, arrivando da villaggi diversi da quelli in cui le strutture erano posizionate, necessitavano di vitto e alloggio.
Anche questo progetto, coerente con il Programma della Regione Puglia, prevede di creare sinergia tra i soggetti proponenti, interessati allo sviluppo del territorio Karen di riferimento, e sviluppare collaborazioni con la popolazione e le istituzioni locali.



































